Open space a Varsavia
Appena visto questo open space, in un palazzo del centro storico di Varsavia, ho capito che ne avrei fatto un piccolo esperimento che coniugasse la funzionalità con l'estetica.
Le grandi e bellissime finestre che occupano entrambi i lati di questo spazio, interrotto soltanto dal muro di un ascensore che conduce direttamente nell'appartamento, non offrivano alcun appoggio per mobili contenitori.
L'idea è stata quella di costruire al centro della stanza un cubo multifunzionale che ospitasse da una parte il guardaroba, dall'altra i mobili di cucina e sul terzo lato una scala a scomparsa con la quale raggiungere uno spazio al di sopra del cubo che funge da seconda camera da letto.
Le due estremità del grande stanzone sono state "tagliate" in modo da realizzare due bagni, il resto dell'open space è diviso in zona giorno e zona notte.
Ho conservato i mattoni originali, fatti appositamente restaurare, e ho ammorbidito i grigi delle zone contenitori, optando per un pavimento in cemento bianco che riflette la luminosità proveniente dalle finestre e ho osato colori vibranti, come gli arancio e i gialli. I divani sono Ville Venete, il letto a baldacchino è Softhouse, i tessuti delle sedie realizzate da un artigiano italiano su disegno sono Christopher Farr, così come i tappeti. I tavoli sono Flamant e le luci sull'isola di marmo sono Davide Groppi.